Shooting fotografico, dalla progettazione alla selezione delle foto
L’importanza di fare un servizio fotografico per promuovere un progetto aziendale
Perché uno shooting?
Forse perché un’immagine vale più di cento parole? Anche, ma non solo. Sicuramente una foto ha una potenza comunicativa che si presta alla pubblicità e te ne sarai accorto anche tu tra una pagina di un sito web e un canale social, ma anche sugli stessi cartelloni pubblicitari. La fotografia fa da padrone quando si parla di comunicare un messaggio.
Importantissimo quindi avere una fotografia di qualità, che colpisca il nostro pubblico, ma soprattutto l’immagine deve essere coerente con il messaggio che vogliamo comunicare. È quindi questa la ragione che ci porta spesso a chiederci, dove prendere immagini di qualità, ben studiate per il nostro obiettivo? Non sempre il fai da te è la scelta migliore, nel caso in cui vogliamo promuovere un progetto per la nostra azienda o anche solo una pubblicità a un servizio che vogliamo offrire, la soluzione è rivolgersi a dei professionisti.
Dalla parte dell’agenzia: come si organizza uno shooting?
Ecco 5 punti del processo che porta dall’idea alla realizzazione di fotografie adatte allo scopo prefissato:
- Briefing cliente, per capire l’obbiettivo
- Progettazione degli scatti (sfondo, allestimento, idea del risultato finale, delle pose, dello stile…)
- Ingaggiare un fotografo, trovare la location e soggetti
- Allestimento del set, dell’oggettistica e tutto ciò che può servire
- Elaborazione e selezione delle fotografie
1. Obiettivi
Il primo step è chiarire il motivo. Perché fare un servizio fotografico e cosa vogliamo ottenere dalle foto. Realizzare delle immagini ad hoc per il cliente ci permettere di ottenere un’impostazione precisa, sul target che ci interessa e soprattutto avremo del materiale originale per poter comunicare sul sito web, sui canali social e sulle brochure. L’alternativa è scaricare delle immagini dai siti di creative commons, un costo notevolmente inferiore, ma difficilmente la fotografia avrà lo stesso potere comunicativo e la stessa efficacia di un’immagine pensata e realizzata su misura.
Un’immagine efficace è spesso l’arma vincente per una campagna promozionale.
Dal primo incontro con il cliente dobbiamo quindi trarne gli obbiettivi, il target, i modi e i canali che si intende raggiungere. Senza dimenticare il budget e le scadenze.
2. Progettazione
Una volta capiti gli obiettivi, importantissimo è il processo di progettazione dello shooting fotografico. Più dettagli definiamo in partenza più risulta semplice per il fotografo indirizzare il modello e trovare la giusta combinazione tra gli elementi. Dalla posa, ai vestiti, fino agli allestimenti del set e degli oggetti presenti sono tutti aspetti da chiarire insieme all’Art director e al fotografo, ma anche con eventuali modelli e assistenti. Una posa troppo rilassata o un abbigliamento troppo formale potrebbe dare il messaggio sbagliato rispetto al nostro intento.
3. Fotografo
Arrivati a questo punto non ci resta che ingaggiare il fotografo e trovare una location. Se il budget non ce lo consente o la realizzazione diventa troppo complicata possiamo farci aiutare dalla grafica per lo sfondo con un layout che andremo poi a inserire nell’immagine. Ci si ingegna un po' insomma, a seconda dei mezzi e delle esigenze. Bisogna poi trovare dei soggetti da fotografare. Un’immagine con dei volti cattura di più l’attenzione e viene memorizzata più facilmente. I logaritmi dei social lo sanno bene. I motivi sembrerebbero risiedere nella capacità dell’essere umano di provare empatia nei confronti dei suoi simili, che lo ha poi portato ad evolversi come specie sociale. Spesso alla vista di un sorriso ci viene da sorridere a nostra volta, o quando siamo di fronte a un viso accigliato ci ritroviamo a imitarlo senza accorgercene.
4. Set
La messa in atto. Ovvero allestire il set, trovare gli oggetti che ci possono servire e avere un “regista” che coordina e indirizza l’intero processo di pose, prove, foto, cambi di luce e così via. Si cerca di mettere in scena ogni tipo di variabile per avere a disposizione diverse versioni dello stesso set.
5. Selezione ed elaborazione
Ottenute così diverse centinaia di fotografie si avvia la selezione e poi l’elaborazione per il miglioramento degli aspetti più tecnici. Si aggiungono elementi grafici se previsti e si arriva finalmente al risultato finale che può essere una scelta di una decina di foto da presentare al cliente.
La nostra esperienza, dall’idea alla messa in atto
Nel nostro caso il cliente in questione è la Federazione Trentina della Cooperativa (vedi la case study) che ha la necessità di promuovere il progetto di servizio di condivisione spazi di coworking intrapreso nel periodo dopo l’emergenza Covid. Delle sale in diversi paesi della Val di Sole ad uso di professionisti e aziende per poter lavorare in tranquillità, con la connessione internet, scrivanie spaziose e la comodità della vicinanza a casa.
L’ obbiettivo è quello di far conoscere il servizio ai residenti delle valli ma anche a chi, per esempio, viene in vacanza in Trentino per un lungo periodo e vuole trovare un luogo per poter proseguire la sua attività anche lontano da casa. Bisogna quindi comunicare il servizio attraverso le brochure, il sito e i canali social.
Si comincia subito a buttare giù qualche idea e emerge quella di associare la bellezza delle montagne del Trentino e la tranquillità dei boschi con uno spazio confortevole e piacevole per poter lavorare.
Serve del materiale fotografico.
Di quali foto abbiamo bisogno? Cosa vogliamo trasmettere?
Uno sfondo con montagne, natura, tranquillità e allo stesso tempo un soggetto con abbigliamento formale che lavora alla sua scrivania. Quindi prepariamo un layout del paesaggio sia in autunno che in estate e di alcune illustrazioni che ricreano l’ambiente di lavoro.
Poi ingaggiamo la fotografa e due modelli, un uomo e una donna e organizziamo il servizio fotografico.
Accendiamo le luci e si inizia! Facciamo un po' di prove e il primo ostacolo è la scelta della posa del modello. Stiamo ricercando una posizione rilassata, ma allo stesso tempo formale, siamo pur sempre in un luogo dove si lavora. Il linguaggio del corpo dice tantissimo al nostro interlocutore e non è certo un aspetto da lasciare al caso.
Riccardo, il nostro Art director indirizza la fotografa sulle pose da cambiare, espressioni da ammorbidire, oggetti da spostare e prospettiva da adottare. Ludovica che si occupa della fotografia e della comunicazione aggiunge un libro sulla scrivania, gira la sedia e suggerisce qualche aggiustamento per la posizione delle mani della modella che finge di scrivere sulla tastiera mentre guarda un monitor che successivamente sarà “disegnato” sulla foto.
Si prova e si riprova fino ad arrivare a una produzione di circa 200 fotografie in tutto. Ora comincia la parte di selezione e miglioramento delle immagini. Alla fine arriviamo a una selezione di 10 foto che sottoponiamo al cliente.
Risultato
Abbiamo ottenuto così una selezione di fotografie che rappresentano il concept della tranquillità e serenità del paesaggio tipico del Trentino, tra le montagne e gli alberi e allo stesso tempo abbiamo presentato il servizio di coworking per dare la possibilità ai liberi professionisti o lavoratori in smart working di usufruire delle sale distribuite nelle valli, lontane dalla città e dall’ufficio.