I piccoli testi che possono migliorare la user experience e aumentare la conversione dei tuoi siti web.
Piccoli testi con grande personalità!
Se dovessimo pensare alla descrizione di un buon microcopy, per noi sicuramente sarebbe questa.
Microcopy: una definizione
I microcopy, per chi non avesse idea di che cosa stiamo parlando, sono quei messaggi di contatto che guidano la customer experience durante la navigazione nei siti, che riescono a coinvolgere l’utente e lo accompagnano all’esperienza di acquisto (o all’iscrizione alla newsletter, o alla compilazione di form ecc), incrementando la conversione.
Insomma, tutti quei piccoli testi che spesso ti strappano un sorriso o ti rassicurano e che sono molto più importanti di quanto si possa pensare!
Ecco qui un esempio di microcopy direttamente dalla pagina di WeTransfer, che ci avvisa del trasferimento scaduto attraverso un’analogia (in questo caso anche grafica) con il significato di “scaduto” nel lessico alimentare:
O quello del pop-up di Pennamontata, che ci invita a fermarci a leggere con un tono colloquiale e informale “Momento, momento, momento” tipico del brand:
Un buon microcopy parla col suo pubblico
Cosa rende un microcopy più buono di altri? Sicuramente parlare nel modo giusto al suo pubblico!
Spendere ore per scrivere un microcopy bellissimo che però il tuo target non capisce è non solo inutile, ma potenzialmente controproducente perché il cambio di tono è sempre disorientante per il pubblico.
È come se tutto ad un tratto (e prendiamo un caso limite), il Ministero dell’Interno iniziasse a parlare con il tono irriverente e sarcastico tipico di Ceres: First reaction shock!
Come gli altri testi del sito quindi, il microcopy segue il tono di voce del brand e dialoga direttamente con l’utente, in modo che la frustrazione che lo coglie quando deve compilare un form, scaricare o caricare file che richiedono molto tempo o ha digitato un indirizzo non più esistente (la famosa pagina 404) venga in qualche modo attenuata con un messaggio simpatico e rassicurante.
Perché il microcopy è importante.
Un sito che cura i microcopy dimostra grande attenzione nei confronti degli utenti, li fa sentire capiti, è in grado di rassicurarli ed ha il grosso vantaggio di facilitare la conversione.
È un testo che umanizza molto il brand e lo avvicina al target che sarà inevitabilmente più predisposto a concedere la sua fiducia.
Se la stessa Luisa Carrada afferma che “Ai microcontenuti va dedicata la stessa attenzione che dedichiamo ai macro”, è facile capire quanto questi piccoli testi siano diventati importanti non solo per chi ci legge, ma anche per i meccanismi che regolano l’indicizzazione delle pagine e che si stanno spostando verso logiche sempre più umane e sempre meno per l’algoritmo.
Guardiamo per esempio cosa ci dice Airbnb per convincerci a prenotare:
Efficace, vero?
Le caratteristiche di un buon microcopy: il riepilogone.
Un buon microcopy:
Semplifica la vita dell’utente: è chiaro e di facile comprensione, dà indicazioni dirette che non possono essere mal interpretate
È originale: via le banalità, un buon microcopy stupisce e invita l’utente a compiere l’azione in poche parole che sanno colpire e andare dritte al punto
È umano: non parla burocratese, non dà del Lei, non è formale. È un copy che parla come mangia!
È rassicurante: riduce le possibili ansie dell’utente e lo tiene per mano infondendogli coraggio
Un buon microcopy, ti aiuterà anche a rafforzare le call to action, come nell’esempio di Satispay:
Per un microcopy efficace, devi conoscere il tuo cliente
Abbiamo detto poco fa che il microcopy può essere la leva attraverso cui fa compiere l’azione al nostro utente, ma (repetita iuvant) per fare questo dobbiamo:
Sapere cosa vuole e quali sono le sue mosse (customer journey)
Conoscere quali sono i potenziali freni all’acquisto/alla registrazione ad un servizio in modo da poterlo rassicurare (pain point)
Saper intercettare anche altri suoi potenziali interessi per parlargli di cose che conosce e capisce
A proposito di questi punti, ecco degli esempi:
Asos ci ricorda che registrandoti con altri account esistenti, non avrai bisogno di ricordarti nessuna nuova password (ti tolgo il potenziale freno) e nessuna informazione sul tuo conto verrà condivisa (rassicurazione).
Netflix, dopo averci spiegato chi è e cosa fa, ci dà un’informazione importante: puoi disdire quando vuoi (super rassicurazione!)
E ancora un esempio sul linguaggio colloquiale dei microcopy dal sito Veralab di Estetista Cinica:
all’interno della chat dell’assistenza
e anche quando si effettua un acquisto, con tanto di gif animata del cane Otto!
Insomma, quello del microcopy è un mondo meraviglioso e siamo certi che ormai anche tu ne sei rimasto affascinato. A tal proposito, se trovi in giro per la rete dei microcopy che sono particolarmente interessanti, segnalaceli: siamo sempre felici di scoprire cose nuove!
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(Sì, anche questi sono microcopy - tu quale scegli?)